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Mondiali di Roccaraso: 4-0 alla Colombia e l’Italia vola in semifinale

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La giornata non inizia nel migliore dei modi, almeno per le condizioni meteo che imperversano su Roccaraso. Dopo interi giorni di sole che hanno scaldato l’atmosfera mondiale, il Pala Bolino è avvolto da pioggia e vento. Con il passare delle ore la situazione sembra migliorare dando una temporanea tregua alle squadre che pian piano iniziano ad arrivare. Però è solo la quiete prima della tempesta, quella che si scatenerà all’interno della pista, dove oggi c’è tanto da fare e da decidere iniziando dalle prime otto posizioni del ranking mondiale. Nelle prime gare del mattino sfumano le ambizioni di Lettonia (sconfitta 5-1 dalla Svizzera) e Namibia (sconfitta 6-3 dalla Slovacchia) di passare nel “Gruppo A”.
Noi ovviamente siamo interessanti a tutto questo evolversi di risultati, ma non facciamo altro che controllare l’orologio in attesa che giungano le fatidiche ore 14:00. Non un orario qualunque, sarà il momento della prima gara di quarti di finale, quella tra Italia e Colombia.
Ieri sera un’amara sconfitta ai rigori è stata indorata dalla conquista di un importantissimo punto in classifica che ci ha fatto mantenere il secondo posto in classifica e sopratutto scongiurato l’incrocio contro la Spagna. Adesso c’è da dimostrare che questo sforzo non sia stato vano. Il turno si preannuncia sì più agevole, ma i sud americani sono squadra che pattina forte e non vanno assolutamente sottovaluti. Bisogna dunque far tesoro delle parole proferite ieri dal nostro capitano Tobia Vendrame: ora inizia un nuovo campionato!

L’incontro inizia puntuale, non potrebbe essere altrimenti, e l’Italia sembra aver recuperato alla grande le forze spese contro la Slovacchia. I ragazzi del CT Rigoni e del Coach Sommadossi -arrivato anche lui a supporto della squadra- sono ordinati e determinati, si capisce subito da come impostano il gioco e dall’energia che ci mettono.
Le azioni si fanno sempre più insistenti e dopo 5’ Banchero centra il legno alla sinistra del portiere colombiano. É solo il primo dei tentativi che l’Italia mette in mostra perché arrivano in sequenza una serie di occasioni che potrebbero sbloccare la gara. Il momento propizio tarda ancora ad arrivare. Gli avversari però dopo un avvio nel quale sembrano sorpresi e smarriti reagiscono bene ed iniziano un braccio di ferro a prova di nervi con Lettera e compagni. Laner è attento e tiene bene la difesa della porta azzurra, dettaglio fondamentale perché in questa fase di gioco non bisogna subire più del dovuto.
Per rompere l’equilibrio si devono attendere i quattro minuti finali del primo tempo quando Lettera riesce ad insaccare da posizione quasi impossibile il disco dell’1-0. Oltre l’urlo di gioia ci si scrolla di dosso quella situazione di parità che iniziava ad essere pesante.

Nella seconda frazione se gli azzurri provano a segnare ed allungare creando gioco, la Colombia prova invece a fermare le azioni avversarie usando una fisicità al limite del regolamento. Lettera con una delle sue giocate lampo fa vibrare come un diapason il palo dei sud americani ed un minuto dopo arriva il raddoppio di Banchero. Un 2-0 che inevitabilmente dà agli azzurri quella tranquillità della quale hanno bisogno, anche se mai abbiamo visto preoccupazioni nei loro volti e negli atteggiamenti. Diverso invece è per la Colombia che mette in pista un prestazione tutto fisico e “cattiveria”. I nostri però sono bravi a subire fisicamente senza mai perdere la concentrazione e fruttano al meglio le superiorità numeriche concesse a seguito dei falli avversari. A metà del secondo tempo, nell’arco di tre minuti, arriva infatti un uno-due italiano a firma di Delfino e Dal Ben. L’Italia prende il volo, sotto il punto di vista del risultato ma anche verso una semifinale meritatissima. Se però il 4-0 che si legge sul tabellone può far sembrare tutto semplice, in pista non si può dire altrettanto in quanto c’è tensione e nervosismo e negli ultimi 7’ è un susseguirsi di penalità (2 per l’Italia e 4 per la Colombia).
Ustignani e compagni sanno vincere ma soprattutto sanno cosa voglia dire il sacrificio e mentre ci si avvicina al fischio finale, tutti si ergono a difesa della porta di Laner -protagonista di interventi decisivi- chiudendo così ogni residua possibilità alla Colombia.

Una vittoria ottenuta con tanto gioco e con tanta concentrazione, 40’ che valgono la semifinale mondiale, un’appuntamento che mancava dal lontano 2017 a Nanjing. Domani sentiremo ancora una volta l’inno italiano risuonare nel palazzetto di Roccaraso e la mente andrà al 2011 quando in questo stesso posto affrontammo in semifinale li Canada: stavolta invece avremo difronte una tra Rep. Ceca e Slovacchia, che disputeranno il loro quarto di finale alle ore 21.30, ma poco importa, le emozioni saranno le stesse.

 

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Credit foto Vanessa Zenobini