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Chi Siamo

La Federazione Italiana Sport Rotellistici, con sede a Roma in viale Tiziano 74, gestisce e promuove le attività rotellistiche in Italia sotto l'egida del C.O.N.I. Tramite le associazioni affiliate, i Comitati Regionali e le Delegazioni Territoriali è presente su tutto il territorio nazionale.

Per lo svolgimento dell'attività internazionale aderisce alla World Skate e alla World Skate Europe. Presidente è l'On. Sabatino Aracu, che guida anche la Federazione internazionale.

Il movimento rollersport italiano è ai vertici mondiali nelle diverse discipline e la F.I.S.R. è da sempre una della Federazioni che contribuisce maggiormente al medagliere complessivo del C.O.N.I. Oltre 50.000 tesserati, circa 1000 società sportive, centinaia di migliaia di amatori: sono questi i numeri di un movimento costantemente in crescita per la ricchezza della sua "proposta" e per la capacità di soddisfare le richieste di un'utenza molto eterogenea per età, estrazione sociale, localizzazione geografica, interessi.

Alle discipline sportive tradizionali, pattinaggio artistico, pattinaggio corsa, hockey pista, hockey inline, skiroll, negli ultimi anni si sono aggiunte specialità particolarmente amate dai giovani come il freestyle skating, lo skateboarding, il downhill , l'Inline Alpine e il roller Derby che consentono un approccio allo sport semplice e diretto, a volte anche in mancanza di organizzazioni e strutture sportive dedicate.

I Valori

"La Federazione Italiana Sport Rotellistici si prefigge di promuovere, sviluppare, organizzare e dsciplinare nel territorio nazionale le attività sportive rotellistiche, sia per i normodotati sia, di concerto con il Comitato Italiano Paralimpico, per i disabili. Le attività hanno carattere agonistico, non agonisticoed amatoriale...".

Questo dicono le carte federali, ma al di là dei dettami statutari la F.I.S.R. rappresenta soprattutto un mondo di valori fortemente condivisi, principi etici ispirati all'olimpismo in cui tutti si riconoscono. Negli impianti utilizzati dalle società sportive, così come sui campi di gara, si percepisce la forza della tradizione di un ambiente abituato a primeggiare sulle piste di tutto il mondo ed al contempo la capacità di guardare al futuro con una progettualità sempre viva.

Le differenti peculiarità delle discipline roller, l'eleganza connaturata fortemente al pattinaggio artistico, il dinamismo adrenalinico che esprimono le gare di corsa, i valori tipici degli sport di squadra che hockey pista e hockey inline incarnano in modo mirabile, la freschezza e l'appeal sui giovani delle nuove specialità "street" e "urban", non sono motivo di divisioni interne, costituiscono anzi il valore aggiunto della Federazione.

Su questo substrato si inserisce l'apporto fondamentale delle Società affiliate che, nel solco della migliore tradizione del modello italiano dello sport, garantiscono lo slancio e la forza di un volontariato che ha saputo evolversi verso un approccio professionale alle dinamiche sportive.

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Il pattino, dal mito alla storia

Non è improprio affermare che la genesi del pattino ha il respiro lungo della storia, un percorso che affonda le sue radici in tempi molto lontani da noi. Nel V millennio a. C. l'invenzione della ruota, per meglio dire l'uso moderno di uno strumento che concettualmente esisteva da sempre, determinò una serie di elaborazioni successive dovute all'ingegno e alla creatività dell'uomo che hanno fortemente caratterizzato usi e costumi di tante popolazioni.

Ma dalla prima ruota evoluta dei Sumeri ai moderni pattini in linea, l'aspirazione di fondo non è cambiata: agevolare l'uomo nei trasporti e negli spostamenti, rendendoli più veloci e meno faticosi.

Se agli albori della storia veniva impiegata sostanzialmente per movimentare mezzi trainati da animali, la declinazione moderna della ruota può ben essere rappresentata dai roller, sempre più spesso utilizzati come risposta efficace al traffico cittadino, un mezzo di locomozione veloce, economico, non inquinante, facilmente "parcheggiabile".

Non a caso adottato per la sua versatilità anche da numerosi corpi di polizia in diverse nazioni. Le discipline sportive rotellistiche si concretizzano come rappresentazioni metaforiche di questa insopprimibile necessità dell'uomo di spostarsi in modo rapido e autonomo e si sviluppano a partire dalla fine dell'800 con l'evoluzione tecnologica di attrezzi che avevano già fatto comunque la loro apparizione fin dal secolo precedente.

Dopo una lunga serie di tentativi più o meno riusciti, marchingegni improbabili che rivisti ora nelle stampe d'epoca provocano quasi tenerezza e "solidarietà" nei confronti dei malcapitati che li calzarono, il primo pattino moderno può essere considerato quello che l'americano James Leonard Plimpton brevettò nel 1863: due coppie di ruote parallele in legno di bosso fissate al telaio con molle di gomma che consentivano di curvare, in pratica il concetto di base dei pattini tradizionali che ancora oggi si utilizzano nell'artistico e nell'hockey. Il nuovo attrezzo ebbe subito un grande successo commerciale, il pattinaggio divenne un fenomeno di costume come opportunità ludica del tempo libero, le piste di pattinaggio costituirono in molte città i centri di aggregazione sociale più importanti del periodo.

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Hockey e Pattinaggio, dal gioco allo sport

Questa attività che appassionava una moltitudine di persone in tutto il mondo, si sviluppò verso la fine dell'800 in discipline sportive differenti che man mano vennero codificate e regolamentate. La FIRS (Fédération Internationale de Roller Sports) fu fondata nel 1924 e nel 1936 a Stoccarda si insediarono i tre comitati tecnici incaricati di redigere le norme per le gare di corsa, hockey pista e pattinaggio artistico.

Sempre nel '36 a Stoccarda si disputò il primo Campionato Mondiale di hockey a rotelle, mentre l'anno successivo Monza ospitò il primo Campionato Mondiale di pattinaggio corsa. L'artistico celebrò la sua prima rassegna iridata a Washington nel 1947 anche se da tempo si svolgevano competizioni di questa disciplina in molte delle nazioni affiliate alla FIRS.

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Il lungo cammino della Federazione Italiana Sport Rotellistici

Così come accadde all'estero, anche in Italia le attività rotellistiche a partire dai primi anni del '900 ebbero carattere essenzialmente ricreativo non agonistico e praticate quasi esclusivamente da persone adulte. Spesso le competizioni erano frutto di iniziative locali, con categorie di appartenenza non ben definite, senza alcuna programmazione e regolarità di svolgimento. Solo negli anni Venti si avvicinarono al mondo delle rotelle le generazioni più giovani e da quel momento l'hockey e il pattinaggio divennero un movimento sportivo a tutti gli effetti. In Italia il centro propulsore delle discipline rotellistiche fu certamente Milano e proprio nel capoluogo lombardo il conte Alberto Bonacossa, grande figura di dirigente sportivo che aveva fondato anche la Federazione Italiana Sport del Ghiaccio ed editore de la Gazzetta dello Sport, su sollecitazione della dirigenza CONI, fondò la Federazione Italiana Pattinaggio a Rotelle (FIPR). Queste di seguito le tappe che hanno portato alla Federazione Italiana Sport Rotellistici come è ora.

1922 - Nasce la F.I.P.R. (Federazione Italiana Pattinaggio a Rotelle) con sede a Milano.
1926 - Due federazioni: F.I.P.R.H. (Federazione Italiana Pattinaggio a Rotelle e Hockey) e F.I.R.H. (Federazione Italiana Rotelle Hockey). Soltanto la prima svolse attività agonistica.
1933 - Cambio di sigla: F.I.H.P.R. (Federazione Italiana Hockey e Pattinaggio a Rotelle) con sede a Roma.
1936 - Entra l'hockey su prato, la sigla rimane la stessa.
1939 - Cambia ancora la denominazione: F.I.H.P. (Federazione Italiana Hockey Pattinaggio), la sede è sempre a Roma.
1940 - F.I.O.P. (Federazione Italiana Ochei Pattinaggio).
1943 - F.I.O.P. sino ad agosto a Roma, dal novembre a Venezia.
1944 - Due federazioni: a Milano F.I.O.P. dall'agosto, a Roma F.I.H.P. dal giugno.
1945 - A Milano F.I.O.P. sino al mese di aprile, da maggio ancora due federazioni a Milano: Alta Italia F.I.H.P., a Roma Centrosud F.I.H.P.
1946 - La F.I.H.P. unificata trasferisce la sua sede a Bologna nel mese di marzo.
1966 - La sede torna a Roma con il C.T.A. temporaneamente a Milano per esigenze tecnico-amministrative.
1973 - Con un'assemblea a Coverciano, nel mese di settembre, l'hockey su prato esce dalla F.I.H.P. e costituisce un'altra Federazione.

2016 - in agosto il CIO stabilisce che la disciplina dello skateboarding entra nel programma olmpico di Tokyo 2020.

2016 - l'assemblea straordinaria del 3 dicembre modifica la denominazione della federazione in Federazione Italiana Sport Rotellistici (F.I.S.R.).

 

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La Sede federale:

dal 1922 al 1931 si trovava a Milano,

dal 1932 al 1943 si trovava a Roma,

dal 1944 al 1966 si trovava a Bologna

dal 1967 è a Roma

 Primi Campionati Nazionali:         

      Corsa :1911

      Artistico: 1912 

      Hockey: 1922

Partecipazione ai Giochi Olimpici: 

1992 (dimostrativo) 

 I PRESIDENTI FEDERALI:

1922 -1924 Alberto Bonacossa
1924 - 1926 Giovanni Vanni
1926 - 1927 Enrico Josti
1927 Torquato Amorosi
1927 - 1928 Console Negrini
1928 Nino Rasponi
1928 Enrico Josti
1931 - 1933 Luigi Tornielli
1933 - 1939 Fabio Fochi
1939 - 1943 Giovanni Battista Brinchi Giusti
1943 - Aldo Amici (Commissario Centro Sud)
1944 - Enzo Natalini (Reggente CONI)
1945 - Enrico Josti (Reggente CONI-Alta Italia)
1946 - 1965 Luigi Rio
1965 - 1984 Gianni Mariggi
1984 - 1990 Giuseppe Matranga
1990 - 1991 Mario Pescante (Commissario CONI)
1991 - 1993 Bruno Tiezzi
1993 - Sabatino Aracu 

     I SEGRETARI GENERALI:

     1922 - 1926 Giovanni Vanni
     1926 - Benito Del Marco
     1926 - Enrico Josti
     1926 - 1931 Fabio Fabbri
     1931 - Gaetano Cappelli
     1933 - 1943 Marcello Fabiani
     1944 - Angelo Giacomoni
     1946 - 1946 Mario Mattioli
     1954 - 1965 Enrico Quaranta
     1965 - 1966 Alfredo Fagiolo (Reggente)
     1969 - 1970 Aurelio Chiappero (facente funzioni)
     1970 - 1989 Domenico Di Gianfrancesco
     1989 - 1993 Pietro Giunta
     1993 - 2003 Carlo Piovan
     2003 - 2004 Pietro Giunta
     2004 - 2011 Emilio Gasbarrone
     2012 - 2012 Laura Morandi (interim)

     2012 - Angelo Iezzi