E' ricominciata l'attività per l'Hockey su Pista dopo il lockdown su tutto il territorio nazionale. La prima società a mettere i pattini in pista è stata l'Amatori Pesaro, una piccola realtà delle Marche che milita in Serie B. Una realtà che negli ultimi anni ha ritrovato la spinta necessaria per ripartire da una base, dopo una grande esperienza come giocatore ma anche allenatore nel mondo del calcio: Edgar Barberi, ex giocatore di Valdagno ora trapiantato a Pesaro per motivi lavorativi dal 2011. Valdagno, Salerno, Reggio Emilia, Scandiano e UVP le sue esperienze hockeystiche per poi intraprendere il campionato di Serie B con un gruppo di appassionati.
"La squadra più vicina è a due ore di macchina" ricorda Barberi. Eppure la passione delle rotelle non si è mai assopita, nonostante dei problemi logistici difficili da abbattere. "Le parole del presidente Sabatino Aracu sull'azione di squadre satelliti è una proposta molto valida ed attuabile sin da subito. Non nascondo che ci sentiamo un po' a lato del movimento, ma stiamo facendo delle ottime cose con i giovani, classi 2008-2009-2010."
"Pesaro è stata la prima ad andare in pista - continua Barberi - in quanto abbiamo una pista all'aperto che usiamo solitamente da Maggio a Settembre per allenarci ma soprattutto per divertirci. Abbiamo organizzato anche diversi tornei tra amatori e l'anno scorso abbiamo anche organizzato un torneo per i più piccoli per poterci confrontare con altre reatà di tutta Italia". A piccoli passi, Pesaro si sta facendo strada con tanta passione e meticolosità sul lavoro sportivo e ludico dei bimbi, creando qualcosa di unico nel movimento hockeystico nazionale. "Siamo in pochi ma arrivano diversi bambini a provare questo sport e ci rimangono. Non riusciamo ancora a creare un lavoro sulle scuole quindi vengono qui per il passaparola".
Dopo il lockdown, come già detto, è la prima realtà a ritornare a giocare: "Non utilizzando la pista al chiuso di Borgo S. Maria durante l'estate, abbiamo dirottato tutta l'attività sulla pista esterna sul lungomare di Pesaro e già tutti i bambini sono ritornati a giocare da Lunedì scorso. Con la loro stecca, i pattini e con la mascherina. Noi tecnici la utilizziamo come da protocollo FISR e della Regione Marche, poi sanifichiamo appena finiamo per dare spazio anche al pattinaggio artistico. Tutto si svolge normalmente a piccoli gruppi. Non esistono gli spogliatoi ed i bambini erano già abituati a queste modalità."
E' una notizia anche giocare all'aperto, un "must" dei nostri nonni, ora dimenticato per il più confortevole palazzetto. Ci saranno degli incovenienti? "Non avere gli spogliatoi è il più grande incoveniente. La sabbia non arriva mai quindi non ci sono problemi di sicurezza, ovviamente quando piove non giochiamo. Siamo sul lungomare e qualcuno dopo l'allenamento va pure a farsi una nuotata. Ci capita anche che i turisti si fermano e ci chiedono a che gioco stiamo giocando. E' un tipo di hockey che ho ritrovato pure io e devo dire che per i bambini è uno stimolo in più."